Panoramica macroeconomica: libero commercio mondiale addio?
«This is the end», cantavano i Doors nella colonna sonora del tenebroso film Apoca-lypse Now. Non vogliamo certo parlare di fine quando guardiamo al commercio mondiale. Tuttavia, la circolazione globa-le delle merci è sottoposta a quello che probabilmente è il più grande stress test in tempi di pace da quasi un secolo a que-sta parte.

Lo spettro dei dazi incute paura

La guerra dei dazi produce solo perden-ti
Nonostante la sospensione temporanea, i dazi punitivi statunitensi frenano la crescita economica. Colpiscono sia la Svizzera che il resto d’Europa. Ma stanno danneggiando anche l’economia statunitense.

Politica monetaria contorta
I dazi statunitensi stanno rimescolando le carte per le banche centrali. La poli-tica monetaria è tra l’incudine e il martello. Deve trovare un equilibrio tra le preoccupazioni congiunturali e i crescenti rischi inflazionistici.

Non «America First», ma «Safety First»
Il terremoto sui mercati azionari sta spingendo gli investitori verso investimen-ti sicuri e dunque i tassi di interesse del mercato dei capitali sono diminuiti nettamente. Finché l’incertezza persisterà, i rendimenti rimarranno sotto pressione.

Abbandono del biglietto verde
Gli investitori sono diventati diffidenti rispetto al dollaro USA, il che ne ali-menta la pressione svalutativa. Per contro, il franco svizzero sta guadagnando il favore degli investitori e ciò si riflette anche nel suo rafforzamento rispetto all’euro.
